La crisi del mercato globale del legname continua ad appesantirsi; è quanto in sostanza traspare anche dalle analisi di mercato come quella presentata da Gerd Ebner.
In sostanza, in 6 mesi il prezzo del legname franco segheria ha visto un aumento del 50%. Un ritmo di aumenti che ha trasformato il mercato del legname in un’attività borsistica settimanale se non addirittura giornaliera. E le cause di tutto questo? Nel 2021 il fabbisogno mondiale di segati di conifera supererà la produzione. I livelli di scorte sono bassi su tutta la filiera, dalle segherie ai commercianti alle imprese trasformatrici mentre Cina, Canada e USA ordinano e acquistano sempre di più. Per esempio, le richieste di legname europeo, attraverso la Germania da parte degli USA, è raddoppiata e così anche il prezzo con cui viene acquistato rispetto all’anno scorso.
L’Europa esporta di più all’estero e ha sempre meno risorse di legname per il fabbisogno interno. A questo si aggiunge anche un aumento cospicuo dei consumi del legname legato all’aumento delle ristrutturazioni e del fai-da-te facilitato dalla pausa forzata del periodo Covid.
Una instabilità crescente legata alla indisponibilità della materia prima fa sì che neanche le imprese trasformatrici possono più basarsi solo sulle loro scorte. L’effetto sta facendo gonfiare una bolla degli ordini del legname e dei loro derivati a cui segue l’impossibilità nell’assicurare la relativa produzione del legname richiesto.
Di fronte a questo scenario, continua lo sforzo da parte di Company Imball nell’assicurare ai propri clienti prezzi calmierati e stabili su un volume di 40 000 EPAL mensili.
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