L’EPAL in Italia è introvabile, il pallet in Italia è introvabile…è quanto alcune realtà produttive italiane incominciano a dire. Il valore di un bilico di legname è pressoché raddoppiato; i termini di pagamento vengono sistematicamente ristretti poiché le somme in gioco diventano, a parità di fornitura, molto più impegnative.
La crisi del legname continua e con essa la crisi di tante altre materie prime che non si riesce a mettere a disposizione con la ripartenza del dopo Covid.
Per quanto riguarda il legname e il problema della disponibilità dell’EPAL in Italia, ma anche in tutta Europa, Company Imball è andata la settimana scorsa a toccare con mano la situazione rendendo visita alle maggiori realtà produttive tra segherie e produttori di bancali nell’Europa dell’ Est. Si produce al 50% rispetto al periodo prima dell’impatto delle restrizioni anti-COVID. Si esporta tantissimo fuori dall’Europa e in particolare in Cina. Le segherie sono da una parte euforiche perché non hanno mai visto una valorizzazione del materiale trattato così alta; dall’altra parte sono consapevoli che questa situazione sta mettendo in ginocchio la lavorazione del legname interna sia nazionale che europea.
Pragmaticamente ci hanno risposto che servirebbe un intervento politico nazionale per bloccare la situazione attuale e regolamentarla. Cinicamente ci hanno detto che è improbabile che ciò avvenga a livello nazionale in quanto gli interessi economici, anche a livello nazionale, non sono mai stati così proficui. Ci vorrebbe un intervento unanime da parte della Comunità Europea.
Sembrerebbe impensabile oggi sentirsi rispondere dai produttori di legname di provare a richiamare ad inizio 2022 perché tutta la produzione 2021 è già impegnata e venduta…e siamo solo a giugno!
Nello spazio europeo, l’impennata dei prezzi, oramai settimanale per il legname nuovo, sta cercando di equilibrare le disparità della domanda. Germania e Francia acquistano senza difficoltà un bancale EPAL nuovo già a 20,00 €. L’Italia e altri paesi europei rappresentano il volume maggiore della domanda ma tradizionalmente beneficiano di prezzi molto più bassi. Ed in questo momento è proprio l’Italia che risente maggiormente dell’impennata dei prezzi.
In tutto questo disordine, Company Imball cerca di aggiustare costantemente i parametri a disposizione per assicurare la continuità sull’approvigionamento dei prodotti richiesti dai propri clienti. Ovviamente maggiore riguardo viene dato ai clienti che su base annua favoriscono una collaborazione continuativa e non occasionale, indipendentemente dai volumi richiesti.
Sulla disponibilità minima richiesta da parte dei propri clienti, Company Imball, in cambio di una visibilità più lunga sulla programmazione delle richieste dei propri clienti, equilibra offerta e disponibilità giocando sui prezzi richiesti dai produttori.
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